Demenza vascolare
E’ una forma di demenza che non possiede un univoco profilo neuropsicologico e il cui andamento non è progressivo, ma è in relazione ai nuovi eventi ischemici o emorragici che causano un peggioramento del quadro clinico.
L’esordio della patologia è dunque facilmente databile anche se, in taluni casi, può insidiarsi in assenza di segni evidenti soprattutto quando i sintomi sono mascherati da evidenti segni neurologici associati agli episodi infartuali. Nelle fasi iniziali è difficile effettuare una diagnosi differenziale sulla base dei soli sintomi neuropsicologici perché parte della sintomatologia della demenza vascolare è in comorbilità con la demenza di tipo Alzheimer. Anche in questa patologia infatti, i problemi di memoria sono spesso il primo sintomo soprattutto in riferimento ad avvenimenti recenti, sebbene siano sostanzialmente mantenute la memoria episodica, remota e la capacità di apprendere nuove informazioni.
Le caratteristiche cognitive e comportamentali di questi pazienti si rilevano in un disturbo della comunicazione verbale, che può interessare sia i meccanismi di produzione che quelli di comprensione del linguaggio (afasia) e comportare un’incapacità di denominare oggetti (anomie), difficoltà ad eseguire movimenti su richiesta (aprassia), in disturbi percettivi che causano una difficoltà a riconoscere oggetti e persone (agnosia), disturbi dell’attenzione e di concentrazione, disturbi delle funzioni esecutive (includono processi quali la capacità di pianificare e portare a termine un’azione), rallentamento psicomotorio, instabilità posturale, e in modificazioni della personalità.
È infine necessario ricordare che il quadro sintomatologico non è univoco perché l’infarto cerebrale colpisce parti distinte del cervello e quindi deficit delle funzioni cognitive correlano con il sito e l’estensione dell’infarto.