NUOVI PROGETTI DI RICERCA
24/05/2014Le persone affette da demenza spesso tendono a chiudersi in se stessi, ad avere un umore triste e purtroppo a non avere più voglia di fare anche semplici attività quotidiane. Tale condizione quando la malattia progredisce tende a peggiorare, mandando anche in tilt l’intero sistema familiare. I parenti, infatti, vedono il loro caro star male, ma non sanno cosa poter fare per aiutarlo. Da questo punto di vista le attività di ricerca e sperimentazione rappresentano una preziosa opportunità.
Non tutti sanno, infatti, che è possibile intervenire e aiutare le persone anche solo a ritrovare il sorriso e la gioia di sentirsi nuovamente impegnati. Obiettivo prioritario, infatti, consiste proprio nel far ritrovare ad ognuno la serenità e il piacere di essere ancora attivi, superando i limiti che purtroppo la patologia comporta.
Oltre ai programmi già attivi da tempo all’interno del centro, sono in fase di sperimentazione due nuovi progetti di Ricerca. Di seguito ne verranno presentate le caratteristiche principali.
Progetto di scelta musicale:
Tale progetto persegue prevalentemente due obiettivi: perseverare la capacità di scelta da parte di ogni persona e migliorare il tono umorale. Il programma è realizzato attraverso la creazione personalizzata (in funzione delle abilità e delle preferenze possedute da ogni persona) di un apposito programma computerizzato contenente una serie di canzoni appartenenti al repertorio musicale di ognuno. Il computer a sua volta è collegato con un sensore a pulsante (chiamato buddy button), il quale quando premuto prevede la scelta e l’ascolto di alcuni brani musicali.
Attraverso precisi sistemi di osservazione, inoltre, è possibile poi valutare il numero degli indici di partecipazione positiva messi in atto da ogni paziente (ad esempio sorrisi o tentativi di canto).
Progetto conversazionale:
Il progetto conversazionale, innovativo nel suo genere, persegue l’obiettivo di mantenere il più a lungo possibile un livello di conversazione basilare. Le abilità possedute da ognuno in ambito comunicativo, rappresentano il punto di partenza. In funzione di queste, infatti, vengono strutturate domande significative per la vita della persona e inserite all’interno di un “video story”. Utilizzando poi un apposito programma computerizzato, tale video viene presentato ad ogni paziente che riesce a gestire i turni conversazionali premendo un semplice sensore a pulsante.
Attraverso tale programma ogni paziente è stimolato a conversare e riesce a mantenere un livello attivo di comunicazione verbale. Le prime sperimentazioni di tale programma mostrano come il raggiungimento di tale obiettivo si ripercuota positivamente anche sul tono umorale, contribuendo a rendere più felici le persone coinvolte.